Chiesa di Santa Maria la Nova

Chiesa di Santa Maria la Nova

RUBRICA – AVERSA DELLE CENTO CHIESE

(a cura di Paolo Di Grazia)

La chiesa di Santa Maria la Nova è diventata sede parrocchiale nel 1597, in passato era nota come chiesa della Visitazione. Probabilmente il suo attuale nome deriva dal fatto che quando fu deciso di trasferirne la parrocchia da Santa Marta all’attuale Santa Maria la Nova, questa era ancora incompleta ed era in fase di ristrutturazione (da questo particolare può derivare l’appellativo di “la Nova“).

Le sue origini sono ignote e risalgono sicuramente a prima del XVI sec., la chiesa è stata eretta su resti di un’altra preesistente chiesa o cappella di cui sono emerse alcune tracce da scavi fatti in passato nella zona dell’altare. A sostegno di questa tesi si conserva ancora un affresco del XIV sec. della Madonna della Grazie incastrato nella pala d’altare tra le due tele laterali dei santi in ginocchio, attribuite alla scuola di Bernardino Siciliano. Nella parte superiore la scena della “Visitazione” risulta essere opera di Giovan Battista Montella (in passato attribuito erroneamente al pittore Scipione Pulzone da Gaeta).

Sappiamo che nei secoli la struttura ha subito modifiche, come si evince dai documenti del 1722, e che l’altare principale era dedicato alla Madonna in visita a Santa Elisabetta. La chiesa in passato aveva quattro altari minori, due per ogni parete laterale, dedicati: ai Santi Domenico e Tammaro, a Sant’Antonio da Vienna, a San Giuseppe ed a San Gaetano. Questi altari probabilmente erano posti in corrispondenza delle finestre cieche delle pareti.

Attualmente la chiesa di Santa Maria la Nova si presenta in una veste barocca a navata unica con un grande arco che ne delimita la zona del presbiterio e con pochi fregi di valore artistici. Possiamo ammirare le due belle colonne lignee del XVII sec. che adornano l’altare maggiore e le due statue della Madonna e di Santa Elisabetta (databili al XVIII sec.). Il grande Crocifisso è di recente fattura ed è datato 1985.

Altre quattro colonne sorreggono la cantoria della controfacciata dove vi e un ampio finestrone. Il suo campanile è stato costruito agli inizi del XX sec. mentre l’ultimo rifacimento importante avvenne negli anni 1934 – 35, durante tali lavori andò perduto la tela della soffitta raffigurante la “Fuga in Egitto“. Le lapidi in marmo, che un tempo erano in chiesa, ora sono state posizionate sulla parete dell’adiacente portico della casa canonica.

Dopo una fase di abbandono la chiesa di Santa Maria la Nova è stata riaperta al culto il 23 Giugno del 1979 ed inaugurata pochi giorni dopo il 1 Luglio dal vescovo Antonio Cece.

© Foto e testo di Paolo Di Grazia
In copertina: Quadro della Visitazione di Giovan Battista Montella – (se si condivide l’articolo indicare le fonti).

Centro Studi Normanni

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