Il villaggio di Vivano

Il villaggio di Vivano

RUBRICA – I CASALI SCOMPARSI DI AVERSA

(a cura di Angelo Cirillo)

Dal I volume di Gaetano Parente di “Origini e vicende ecclesiastiche della Città di Aversa” veniamo a conoscenza dell’esistenza di un casale denominato Vivano. Lo storico aversano colloca il borgo – oggi totalmente scomparso – nelle vicinanze di Gricignano d’Aversa.

Nel “Chronicon Vulturnense” è riportata una donazione del 944 effettuata da Landolfo II, principe longobardo di Capua, che menziona anche il villaggio di Vivano. Le notizie circa questo casale, sebbene non molte, continuano almeno fino al XV sec.

Sappiamo che esisteva all’epoca di Carlo I d’Angiò poiché compare in un registro del 1310, lo storico Cirillo (che lo stesso Parente riporta) sostiene che nel 1459, all’epoca di Ferrante I d’Aragona, il casale era ancora abitato sebbene <<pro foc. V>>, ossia da soli cinque fochi (i nuclei familiari del tempo).

Dopo il 1459 si perdono le tracce di Vivano, all’epoca in cui scrive Gaetano Parente doveva essere quasi completamente comparso tanto che lo storico conclude: <<Dopo quel tempo (cioè il 1459, epoca dell’ultimo documento della corte di Ferdinando d’Aragona) non se ha più ricordo, e fu distrutto>>.

PER ANDARE OLTRE

  • Gaetano Parente, 1857, Origini e vicende ecclesiastiche della città di Aversa: frammenti storici … con documenti editi ed inediti, Cardamone, Napoli;

© Testo di Angelo Cirillo
In copertina: Paesaggio italiano del XV sec. – (se si condivide l’articolo indicare le fonti).

Centro Studi Normanni

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