Sulla cima dell’Olimpo c’è una magica città

Sulla cima dell’Olimpo c’è una magica città

A cura di: Pagliuca Giovanni.

Situato nell’entroterra ligure, tra Ospedaletti e Bordighera, in provincia di Imperia (Liguria), a 500 metri di altitudine troviamo il principato di Seborga la micro nazione non riconosciuta dallo Stato italiano.

Ma come nasce la storia del principato di Seborga?

Seborga vide i primi insediamenti umani già nel 2000 a.c con il raggruppamento di piccoli villaggi, mentre fonti storiche certe la menzionano già nel V a.c quando alcuni abitanti della fascia costiera si ripararono sulle colline dell’entroterra nel tentativo di sfuggire dalla pirateria dei nordici. La storia del principato inizia quando il territorio di Seborga proprietà del Conte di Ventimiglia venne dato in dono ai monaci benedettini di Lerino nel 954 d.c

Accettato il dono del vasto territorio con gli annessi diritti feudali, confermatosi poi nel 1064 e nel 1077, si andò ad ampliare con ulteriori appezzamenti di terreni donati dai conti Ottone e Corrado.

Infine, dopo vari dissidi per questioni territoriali e confinarie, i monaci benedettini vendettero il territorio a Vittorio Emanuele II di Savoia all’ora re di Sardegna.

L’atto di vendita seppure mai registrato e mai pagato con la modica cifra di (147.000) lira sabaude da parte del Re di Sardegna, fu poi regolarizzata da Papa Benedetto XIV che sotto forte pressioni da parte della repubblica di Genova mise fine (con bolla pontificia) ad ogni dubbio rendendo Seborga patrimonio personale del re senza essere annessa al regno di Sardegna. Quindi l’atto di vendita riguardava il semplice possesso dei territori di Seborga e non la sovranità, Il che rendeva illegittima l’annessione di Seborga al regno di sabaudo.

Intanto a partire dagli anni cinquanta del XX secolo i membri della comunità di Seborga hanno rivendicato un’indipendenza dalla Repubblica Italiana, in virtù di un presunto status di Principato di cui la località anticamente avrebbe goduto, ritenendo non valida l’annessione al Regno di Sardegna e successivamente d’Italia. Il principato di Seborga quindi elegge un proprio principe, che ha di fatto solo funzioni simboliche (e quindi privo di potere legale). Inoltre ha come sua moneta il “luigino “ispirata alle monete del XVII. Dal 2019 per la prima volta viene eletta la prima donna a ricoprire la carica di principe; la Principessa Nina Menegatto tutt’ora in carica.

Circondato dalla natura incontaminata Seborga è un meraviglioso borgo medievale che mantiene il suo fascino millenario, intatto alla modernità dei nostri giorni. Svettano fiere le bandiere del principato con il loro orgoglio e le loro tradizioni e, chissà se un giorno il loro sogno di indipendenza, non possa diventare anche realtà.

Centro Studi Normanni

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