La Confraternita dell’Angelo Custode

La Confraternita dell’Angelo Custode

RUBRICA – DIVINI DEVOTI

(a cura di Angelo Picone)

La Confraternita dell’Angelo Custode ha sede ad Aversa nella chiesa di Santa Maria della Pietà, in Piazza Vittorio Emanuele III, ed è uno dei numerosi sodalizi laicali della città normanna. I confratelli in origine risiedevano nella chiesa dell’Angelo Custode a Savignano e soltanto durante la Seconda Guerra mondiale furono spostati nella loro attuale sede.

Il culto dell’Angelo Custode si diffuse in tutta Italia tra la fine del XVI ed il XVII sec. probabilmente grazie all’impegno di San Girolamo Emiliani, fondatore dei chierici regolari di Somasca (detti comunemente “Padri Somaschi”). Il Santo si impegnò nella fondazione di numerosi orfanotrofi affinché questi luoghi pii si prendessero cura degli orfani e non facessero sentire soli i bambini che erano rimasti abbandonati. Nel senso concreto l’organizzazione ispirata da Emiliani faceva proprie le parole del Vangelo in cui Cristo ha detto <<non vi lascerò orfani>>. L’Angelo Custode quindi, anche all’interno della “Pietà popolare”, in piena controriforma cattolica era indicato come il compagno inseparabile a cui era assegnato ciascun bambino e ne era affidata la custodia giorno e notte. Come è ben chiarito negli studi di Nello Ronga: <<La devozione angelica fu favorita dai Somaschi nei loro istituti, che sempre istituirono le confraternite dell’Angelo Custode tra i loro educandi>>.

I confratelli della Confraternita dell’Angelo Custode accompagnano i Santissimo Sacramento

Ad Aversa la devozione per l’Angelo Custode si sviluppò già intorno agli anni ’30 del XVII sec. durante l’episcopato di Carlo I Carafa che però, secondo Luciano Orabona, favorì la nascita della Confraternita omonima per l’assistenza materiale e spirituale ai moribondi e non direttamente per la cura degli orfani (in città era già attiva la Real Casa dell’Annunziata). Luogo scelto per questo sodalizio fu la chiesa dell’Angelo Custode – adiacente alla parrocchia di San Giovanni Battista a Savignano – dove per Gaetano Parente esisteva una confraternita fin dal 1646 pur non essendo riuscito a trovare alcuna notizia circa la costruzione dell’edificio. Nella chiesa lo storico aversano trovò una statua lignea del 1691 raffigurante l’Angelo Custode con bambino e demonio, firmata da Giacomo Colombo. Sappiamo che questa, giudicata da Parete “mediocre”, era portata in processione dai confratelli.

La stessa statua fu spostata nell’attuale sede della confraternita, la chiesa di Santa Maria della Pietà, nel 1942 per volontà del vescovo Antonio Teutonico, poiché questi aveva destinato la piccola chiesa dell’Angelo Custode a sagrestia della parrocchia di San Giovanni Battista. I confratelli quindi ricavarono da una nicchia nel seconda navata (la chiesa è costituita da due volumi: la navata principale voltate a botta e la secondaria a crociera) lo spazio per ospitare la statua del loro protettore che spostato nella nuova sede. Negli anni ’80 del XX secolo la statua dell’Angelo Custode fu oggetto di furto ed andarono perse le sculture del bambino e del demonio (questo fu poi ricostruito durante un restauro ma non con le stesse fattezze).

Oggi i confratelli della Confraternita dell’Angelo Custode indossano: una tunica bianca, una mozzetta di colore violaceo e un medaglione con l’effige dell’Angelo Custode.

© Testo di Angelo Cirillo
In copertina: Particolare della statua dell’Angelo Custode di Giacomo Colombo – (se si condivide l’articolo indicare le fonti).

Centro Studi Normanni

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